Diabete mellito: rischio di insufficienza cardiaca maggiore nelle donne rispetto agli uomini


Il diabete conferisce un rischio maggiore di insufficienza cardiaca nelle donne rispetto agli uomini, secondo una nuova ricerca pubblicata su Diabetologia, la rivista dell'Associazione europea per lo studio del diabete ( EASD ).
Il diabete di tipo 1 è associato a un rischio in eccesso di insufficienza cardiaca del 47% nelle donne rispetto agli uomini, mentre il diabete di tipo 2 ha un rischio in eccesso di insufficienza cardiaca del 9% per le donne rispetto agli uomini.

E' ora riconosciuto che il diabete e l'insufficienza cardiaca sono condizioni che spesso si verificano contemporaneamente.
Il diabete non è solo associato a un aumentato rischio di insufficienza cardiaca, ma anche a un aumentato rischio di morte dopo la diagnosi; l'insufficienza cardiaca è la seconda presentazione iniziale più comune di malattia cardiovascolare nelle persone con diabete di tipo 2 ( più comune di infarto miocardico o di ictus ).
Il numero di persone con insufficienza cardiaca dovrebbe aumentare, rendendo essenziale la prevenzione e il trattamento in fase precoce.

L'evidenza accumulata suggerisce che ci sono notevoli differenze sessuali nell'aumentato rischio di una serie di malattie cardiovascolari associate al diabete.
Precedenti analisi hanno dimostrato che il diabete conferisce un maggior rischio in eccesso di malattia coronarica ( CHD ) e ictus, nonché di altre complicanze non-cardiovascolari tra cui la demenza e il cancro, nelle donne rispetto agli uomini.

Un nuovo studio ha esaminato le possibili differenze sessuali nel rischio in eccesso di insufficienza cardiaca associato al diabete mellito.

Lo studio ha incluso studi di coorte osservazionali dal database PubMed che hanno fornito informazioni sul rischio sesso-specifico dell'associazione tra diabete e insufficienza cardiaca in entrambi i sessi; sono stati esclusi gli studi che includevano individui con malattie sottostanti, avevano dati per un solo sesso o non prendevano in considerazione possibili fattori di confondimento tra cui almeno l'età.
Lo studio ha messo in comune i rischi relativi sesso-specifici e il rapporto donne-uomini sui rischi relativi di insufficienza cardiaca, sia fatali che non-fatali, confrontando gli individui con diabete con quelli senza questa condizione.

Dei 5991 articoli inizialmente identificati, 14 studi hanno fornito dati utilizzabili per le differenze sessuali nell'associazione tra diabete e rischio di insufficienza cardiaca.
Due di questi includevano dati sul diabete di tipo 1 ( 2 coorti per 3.284.123 individui e 95.129 eventi ).
I dati sul diabete di tipo 2 e l'insufficienza cardiaca erano disponibili da 13 studi, coinvolgendo 47 coorti e hanno riguardato 11.925.128 individui e 249.560 eventi di insufficienza cardiaca.

Il diabete di tipo 1 era associato a un rischio 5.15 volte più alto di insufficienza cardiaca nelle donne e a un rischio 3.47 volte più alto negli uomini, il che significa un rischio relativo di insufficienza cardiaca in eccesso del 47% per le donne rispetto agli uomini. Il diabete di tipo 2 era associato a un rischio di insufficienza cardiaca 1.95 volte più elevato nelle donne e a un rischio 1.74 volte maggiore negli uomini, il che significa un rischio relativo in eccesso del 9% di insufficienza cardiaca nelle donne rispetto agli uomini.

Secondo i ricercatori, ci sono diverse potenziali spiegazioni riguardo all'aumentato rischio di insufficienza cardiaca in eccesso nelle donne con diabete.
In primo luogo, il diabete può conferire un rischio più elevato di malattia coronarica nelle donne rispetto agli uomini; la CHD è una delle principali cause di insufficienza cardiaca nelle persone con diabete di tipo 2.
In secondo luogo, le differenze sessuali nella gestione del diabete potrebbero sostenere queste associazioni, dal momento che storicamente le donne presentano un controllo glicemico inferiore rispetto agli uomini.
Un'altra possibilità è che il sottotrattamento per le donne con diabete possa contribuire allo sviluppo della cardiomiopatia diabetica.
Un'altra potenziale causa della differenza riguarda la variazione degli alti, prolungati, livelli di glicemia prima della diagnosi di diabete, nota come prediabete, tra uomini e donne. Questo periodo può durare fino a due anni nelle donne ed è associato a disfunzione cardiaca.

Riguardo al tipo di diabete, l'eccesso di rischio nelle donne è stato visto essere più elevato per il tipo 1 rispetto al tipo 2. Il motivo di questa differenza non è chiaro, ma si ritiene potrebbe essere parzialmente spiegato dalle differenze sessuali nell'associazione tra diabete e malattia coronarica.
In un precedente studio i ricercatori hanno notato una differenza sessuale più forte per il diabete di tipo 1 rispetto al tipo 2 nell'associazione con la malattia coronarica.

I punti di forza dello studio includono il gran numero di partecipanti ( dati provenienti da 14 studi, con 47 coorti e oltre 12 milioni di individui ).
Le limitazioni includono la possibilità di fattori di confondimento non-misurati negli studi utilizzati e il fatto che i dati potenzialmente utili sulla durata del diabete, sul controllo glicemico, sull'uso di farmaci che riducono la glicemia o sul tipo di insufficienza cardiaca non fossero disponibili.
Inoltre, il rischio di morte prematura è più alto negli uomini con diabete rispetto alle donne con la stessa condizione ( e anche nella popolazione generale ), riducendo negli uomini la probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca.

In conclusione, l'eccesso di rischio di insufficienza cardiaca a seguito di una diagnosi di diabete è elevato in entrambi i sessi, ma significativamente maggiore nelle donne rispetto agli uomini, evidenziando l'importanza della prevenzione e del trattamento intensivo del diabete per le donne e per gli uomini. ( Xagena2019 )

Fonte: Diabetologia, 2019

Cardio2019 Endo2019



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